L’emergenza sanitaria, ha imposto la quarantena obbligatoria fatto che ha modificato in modo radicale le abitudini delle persone. Lo smart working, i mancati spostamenti, la rilassatezza, sono tutti i fattori che hanno influito sullo stile di vita e sulle abitudini, comprese quelle alimentari. Con la quarantena, tutti hanno creato nuovi piatti, hanno sperimentato ricette e sapori, dal dolce al salato; questa sperimentazione, è stata l’oggetto dei primi giorni di quarantena, che si è accompagnato ad un desiderio sempre maggiore di cibi diversi.
Mangiare in modo abbondante e disordinato, in quarantena ha portato ad un aumento di peso. Ma le diete in quarantena sono possibili? In realtà, sono numerosi i fattori che hanno condotto a questo risultato: la voglia di fare, la necessità di reinventarsi, di sperimentare, ha portato ad avere con il cibo un rapporto più costante e stimolante. A questo si accompagna la noia, il mancato movimento, la necessità di avviare una catena incontrollata di errori, che potrebbero portare a disordini alimentari seri.
Gli zuccheri, in primis, sono diventati parte integrante dell’alimentazione: una necessità quasi biologica, dato che è da questi ultimi che si ricava l’energia, e, sempre gli zuccheri, aiutano ad innalzare il livello di serotonina, un ormone che produce benessere. Se non si vuole seguire una dieta rigida in quarantena, si può però comunque limitare il consumo di alcuni alimenti, che potrebbero comportare un notevole aumento di peso a lungo andare. I nutrizionisti, suggeriscono di scegliere gli alimenti giusti e di stilare un elenco di prodotti da acquistare, eliminando quelli che potrebbero essere particolarmente grassi.
Sì ai cereali: il riso, la quinoa, il grano saraceno, il miglio e l’avena, sono assolutamente benefici per l’organismo, e possono sostituire i carboidrati. Questi ultimi, contenuti in pane e pasta, possono essere mangiati si, ma con parsimonia, con una media di due volte la settimana. Si alla verdura cruda e fresca, che può essere consumata in abbondanza insieme ad un secondo piatto. Sì alla frutta, in particolare quella di stagione, che può sostituire gli snack e i dolciumi, essendo notevolmente più salutare.
Per i condimenti, è consigliabile eliminare i soffritti e utilizzare poco sale promuovendo l’olio evo, più leggero e ricco di vitamine. Le proteine, sono allo modo importanti, ma vanno suddivise in vegetali e animali. Quelle vegetali contenute nelle verdure e nelle uova, sono estremamente utili perché aiutano a bruciare i grassi; quelle animali, allo stesso modo, ma è preferibile scegliere sempre carni bianche e soprattutto molto magre.