Considerata – erroneamente – nemica della dieta, la frutta secca non solo non fa ingrassare ma è lo spuntino ideale per chi vuole dimagrire in modo sano.
Ricca di fibre, dà un profondo senso di sazietà ed è un valido aiuto per chi sta a dieta. L’importante è consumarla nelle giuste quantità, sostituendola (piuttosto che aggiungendola) ad altri alimenti. Inoltre, si è scoperto che fa anche molto bene alla salute. Scopriamo di più.
La frutta secca a guscio viene definita frutta oleosa per il suo alto contenuto di acidi grassi insaturi e polinsaturi, che contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.
Studi recenti hanno dimostrato che inserire nella nostra dieta giornaliera una moderata quantità di nocciole, mandorle, noci, pinoli, nocciole e pistacchi, allunga la vita. Questo perché un regolare consumo di frutta secca riduce del 29% il rischio di malattie cardiovascolari e dell’11% il rischio di tumore.
Inoltre, consumarne due porzioni da 30 grammi al giorno fa diminuire il colesterolo cattivo (LDL), aumentando quello buono (HDL). La frutta secca è utile anche contro la stitichezza, aiuta la ricrescita dei capelli, svolge un’azione benefica sul fegato ed è consigliata per chi fa sport, perché ricca di sali minerali. Inoltre, le proteine contenute nella frutta secca lo rendono un alimento ideale in un regime dietetico vegetariano.
Naturalmente è bene non esagerare. Alcuni tipi di frutta secca non sono indicati per chi soffre di ipertensione, colon irritabile e gastrite. Inoltre, tra gli effetti collaterali, ci sono anche possibili reazioni allergiche.
Spezza-fame salutare, è ottima come spuntino di metà mattina o come merenda per arrivare meno affamati ai pasti principali, purché se ne consumi in dosi moderate, a causa del suo ricco contenuto calorico.
Consumare ogni giorno una piccola razione di frutta secca come arachidi, mandorle, noci, nocciole, pinoli, pistacchi o anacardi può essere molto utile perché sono fonte di nutrienti essenziali per l’organismo.
Le quantità possono variare a seconda delle caratteristiche della persona e delle attività svolte.
Chi fa sport potrà mangiarne di più rispetto a chi fa una vita sedentaria. Il consumo quotidiano dovrebbe essere di circa 10 gr per chi è a dieta e di circa 20 gr per chi non lo è, soprattutto se svolge un’attività fisica o intellettuale importante.
Come quantità indicative in uno spuntino, si possono mangiare 3-5 noci o mandorle, adatte a chi ha il colesterolo alto. Anacardi, mandorle e pinoli sono invece consigliati per chi soffre di diabete. Durante la dieta, si possono aggiungere semi oleosi e frutta secca all’insalata oppure consumarle a colazione insieme allo yogurt.
Si può scegliere il tipo di frutta secca in base ai gusti e alle caratteristiche: ad esempio, le noci sono un’ottima fonte vegetale di Omega 3, mentre le mandorle sono ricche di calcio, fosforo e magnesio.
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