La liquirizia è un alimento molto utilizzato in cucina, ma sai quante calorie possiede? La quantità ti sorprenderà
La liquirizia che tutti conosciamo per il suo particolare aroma intenso, è una pianta erbacea perenne proveniente dall’Asia centrale e dall’area mediterranea, il cui nome scientifico è Glycyrrhiza glabra. Ne esistono molte specie e viene spesso coltivata anche come erbacea da giardino o da orto per via dei fiorellini azzurri che presenta in estate.
Il Italia, trova la sua collocazione principalmente lungo le coste ed ha una buona resistenza anche alle temperature fredde. La parte che di questa pianta si va ad utilizzare è la radice, ossia il rizoma, che trova tantissimi impieghi nell’ambito dell’alimentazione e delle terapie naturali. Il suo uso nella fitoterapia ha origini antichissime ed i benefici che si possono trarre dalla liquirizia sono numerosi.
Tra le proprietà terapeutiche principali in cui trova applicazione, vi sono ad esempio quella digestiva, diuretica e depurativa, ma ha anche effetti antinfiammatori, rinfrescanti e antivirali. Molto importante anche per le vie respiratorie: questa pianta funge, infatti, da espettorante e antitussigeno, dunque fondamentale per calmare la tosse.
L’uso più comune della liquirizia è sicuramente quello alimentare. La parte della pianta che viene utilizzata è la radice, che viene conservata per almeno 3 o 4 anni, dopo essere stata raccolta in autunno ed essiccata. Il colore nero tipicamente associato alla liquirizia è dato dal succo estratto dalle sue radici, che possono altresì essere consumate anch’esse al naturale.
Sono tantissime le preparazioni in cui trova impiego il succo di liquirizia. Le più note sono quelle relative a dolciumi e torte, bibite, liquori o sciroppi, ma anche tisane e infusi. Con il suo particolare aroma, viene utilizzata inoltre, anche nelle ricette con particolari abbinamenti agrodolci. Insomma, una grandissima varietà di opzioni, ma c’è da tenere in conto il suo apporto calorico non trascurabile.
La liquirizia pura contiene 375 kcal in ogni 100 gr, valore che non cambia di molto anche se assunta in forme zuccherose come le caramelle. Una quantità notevole però, da tenere in considerazione qualora si stiano seguendo delle diete dimagranti. Occorre valutare attentamente il suo consumo, anche perché un suo uso eccessivo ha tra i suoi effetti anche l’ipertensione arteriosa.
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