Alcuni alimenti sono in grado di alzare la pressione a chi tendenzialmente ce l’ha bassa: quali sono
I disturbi della pressione arteriosa sono molto comuni e coinvolgono una grandissima parte della popolazione mondiale. Se l’alimentazione scorretta e lo stile di vita disattento possono indurre facilmente all’ipertensione, sono molti anche i soggetti che risentono del problema contrario: l’ipotensione. Quando i valori pressori si presentano inferiori alla norma possono sopraggiungere dei fastidiosi sintomi.
Seppur meno gravi rispetto a quelli della condizione opposta, i sintomi della pressione bassa possono comunque inficiare le giornate di chi ne soffre. Si presentano sotto forma di stanchezza, spossatezza, capogiri, offuscamento della visione, confusione e talvolta svenimenti e possono dipendere da motivazioni genetiche, come anche da fattori esterni quali farmaci, calore o attività fisica.
Se di base una condizione di ipotensione non richiede l’applicazione di terapie specifiche, è facile comprendere come una corretta alimentazione sia fondamentale. Seppur nella maggioranza nei casi non ne siamo inconsapevoli, esistono alcuni cibi che hanno il potere di alzare la pressione. Se pertanto, chi soffre di pressione alta ne deve stare alla larga e prestare molta attenzione, questi possono invece risultare utilissimi per chi vive in una condizione di ipotensione.
Gli alimenti che alzano la pressione per eccellenza sono senza dubbio quelli con grande concentrazione di sodio. Ecco allora che agiranno in questo senso gli insaccati, i salumi, i prodotti industriali impanati, gli hamburger e i prodotti di carne surgelati, che presentano al loro interno questo elemento come conservante.
Non tutti sanno che un cibo che alza notevolmente la pressione è la liquirizia, poiché ricca di zuccheri dal potenziale altissimo. Svolgono questa azione anche il caffè, il cioccolato, il miele, e lo zucchero puro, che attivano la circolazione migliorandola. Insospettabili alleate della pressione anche le zuppe pronte. Quelle che si acquistano al supermercato, come è stato dimostrato da recenti studi, contribuiscono ad aumentare la pressione perché anch’esse ricche di sodio.
Secondo l’American Heart Association, inoltre, anche i carboidrati raffinati, macronutrienti che subiscono un maggior numero di lavorazioni e che hanno lo scopo di fornire energia, sarebbero nemici dell’ipertensione, pertanto più utili per chi ha la pressione bassa. É bene specificare ancora una volta che, proprio per gli effetti che inducono nell’organismo, questi alimenti vanno assunti con molta attenzione nel caso di pressione alta.
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