Vi presento un bicchiere di… Latte!
Bambini oggi parliamo di un alimento completo: il latte. Sì, viene proprio definito così! Perché contiene tutto ciò di cui un organismo ha bisogno almeno nei primi attimi di vita. Il termine “attimi” è voluto perché qualsiasi cucciolo del regno animale che si nutra di “latte”, raggiunge lo svezzamento in tempi diversi. Spieghiamo meglio. L’argomento su cui oggi ci confronteremo è il latte, la bevanda più gustosa ed utilizzata di sempre. Ma, ultimamente si sente parlare di tantissimi tipi di latte: ad alta digeribilità, di soia, di riso, di mandorla, di farro, di quinoa… e la lista continua. La domanda che voi certamente iniziate a formulare è il perché di così tanti tipi di latte. Non ne basta uno solo?
Box – Legenda Lo svezzamento
Con questo termine si indica il periodo in cui si può somministrare un tipo di alimentazione differente, non fatta di solo latte. Nel regno animale, i cuccioli che vengono allattati dalla mamma, raggiungono un’età di svezzamento diversa.
Solitamente ai bimbi, l’integrazione di cibi solidi e semi-solidi, avviene attorno al sesto mese. Successivamente vi è la comparsa dei primi dentini sino a quando, verso i due anni, il bimbo ha completato la prima dentizione “da latte”. In quel momento il latte non è più alimento primario.
Il latte…della mamma
Tutti sono concordi sull’importanza del latte materno come alimento principe da offrire ai neonati. Contiene calcio e proteine che intervengono nella formazione e nel rafforzamento delle ossa. Per la crescita del cervello e per favorire le funzione cognitive, è ricco di acidi grassi essenziali. Importantissimo per la costruzione di difese immunitarie grazie al contenuto di immunoglobuline e prebiotici. I bambini possono nutrirsi con il latte materno sino a due anni, ovviamente integrando con altri cibi la loro alimentazione, a partire dal sesto mese.
Se la mamma non può allattare, o comunque il bimbo ha meno di dodici mesi, il consiglio che mette in accordo tutti i pediatri è di nutrire il bimbo con il latte formulato. È preparato e studiato appositamente, considerando l’età ed i bisogni del neonato. In questo senso è opportuno seguire sempre i consigli del pediatra!
Il latte della mucca e della capra
Il latte vaccino piace a grandi e piccini ma…. È un latte che la natura ha pensato per i vitellini, quindi attenzione! Ai grandi piace berlo anche se lo svezzamento è finito da un po’! Siamo gli unici animali che assumono latte durante l’intero ciclo della vita. Sorprendente ma non così sano! Il latte della mucca contiene un apporto di proteine e Sali minerali più alto. Queste sostanza fanno lavorare molto di più fegato e reni. Contiene inoltre, una forma di Calcio che l’uomo, così come il bambino, non riesce ad assimilare bene. Ha pochi acidi grassi essenziali e poco ferro. Per tutti questi motivi, il latte vaccino non va mai dato prima dell’anno di età.
Il latte di capra, considerato adatto agli intolleranti, è solamente più digeribile rispetto a quello di mucca. Contiene più grassi e più proteine rispetto al latte vaccino. Per le altre sostanze la composizione è simile.
Box – Attenzione
Purtroppo i processi a cui viene sottoposto il latte vaccino (pastorizzazione, condensazione, omogeneizzazione, aromatizzazione…) non sempre significano ottenere un prodotto qualitativamente più buono.
I latti “derivati”
Per gli intolleranti al lattosio e, per gli allergici alle proteine del latte non umano, esistono tantissime alternative, gustose, perché possano essere contenti di bere la propria ed esclusiva tazza di latte! Inizialmente la proposta era limitata al latte di soia. Tranne il colore non ha niente degli elementi contenuti in un latte “normale”. Il latte di soia è fatto di acqua, proteine, grassi e zuccheri. È una bevanda a base di soia, molto in voga nelle popolazioni dell’Asia, oggi largamente utilizzata anche in Italia. La richiesta di trovare alternative del latte è decisamente aumentata, viste le problematiche associate all’alimentazione. Così sono stati prodotti bevande al riso (ottenute dalla macerazione del riso in acqua), alle mandorle, alla quinoa, al farro, all’orzo… insomma, c’è una gamma amplia per poter soddisfare tutte le esigenze. A questi preparati, possono essere aggiunti calcio, ferro, vitamina B12, vitamina PP e vitamina D per ottenere prodotti adatti ai bimbi in età di crescita.