Smettere di mangiarsi le unghie è possibile seguendo alcuni metodi utili: ecco quali sono
Mangiarsi le unghie è una brutta abitudine, ma che tanti non riescono a togliersi. Per molti, mangiare le proprie unghie, è come avere un anti-stress sempre a portata di mano. Esistono però, diversi modi per smettere in maniera definitiva. I metodi da seguire sono sempre validi e semplici da seguire ed applicare. Infatti, per smettere si potrebbe optare per un cerotto per le unghie. Semplici cerotti posizionati sulle unghie, così da evitare di mettersi continuamente le mani in bocca.
Un altro metodo molto utile è quello di mettersi dei guanti, ciò evita quindi l’onicofagia. Anche usare gel e tips può essere un ottimo modo per smettere di mordicchiarsi le unghie. In quanto, non solo sono un ottimo modo per sfoggiare le nail art del momeny, ma ciò permette alle unghie di poter crescere. Si può optare anche per un aloe vera, quindi un acquisto un po’ più particolare. Ma si possono utilizzare anche le piante, per esempio la radice di liquirizia, che è commestibile. Ci si può anche imporre delle regole, magari mangiando le unghie di un dito alla volta, cercando di eliminare questa brutta abitudine.
Perché tanti si mangiano le unghie?
Mangiarsi l’unghia del dito è un abitudine, purtroppo, comune a tanti. Infatti, molti hanno questo vizio sin da piccoli e se lo portano dietro fino all’età adulta. Solitamente si collega questa abitudine allo stress, come se chi se le mangia è sempre sotto pressione, è stressato. Ma non è sempre questa la ragione. Ma questa brutta abitudine a volte, non è collegabile allo stress. Potrebbe essere collegata ad un trauma infantile o familiare, a dei maltrattamenti, alla gelosia oppure all’umiliazione.
Questa abitudine può generarsi dopo tante situazione differenti, per esempio anche dopo svariati problemi di autostima. Per questo motivo, si protrae per anni e anni, dalla giovane età all’età adulta. La cosa importante è capire quale sia il motivo scatenante di questa abitudine, quando è inziata e quando è anche aumentata. Ma essa può dipendere semplicemente da momenti di alto stress oppure di noia e solitudine.