La leggenda dell’elisir di lunga vita affonda le proprie radici nell’antichità: origini e storia di questo credo
Una vecchia leggenda che, ancora oggi riesce a stupire le persone. Un elisir che promette una lunga e longeva vita. Viene favoleggiato e bramato da tante persone, innamorate di questa vecchia leggenda. Un storia che non smette di essere ascoltata, raccontata e ricercata. Un elisir di lunga vita in grado di donare l’eterna giovinezza. Un’immortalità che potrà raggiungere chiunque riuscirà a berla.
Chiunque raggiunga questo cosiddetto “elisir di lunga vita”, non avrà più sete e diventerà immortale. Un messaggio chiaro e importante. Così tanto da far impazzire un intero globo solo al pensiero. Una pozione che porta ad una lunga strada verso l’eternità.
La storia dell’elisir di lunga vita
Una storia che arriva da molto lontano, di preciso nasce dall’antica Cina. Si narra che sia stato proprio l’Imperatore Qin Shi Huang ad assoldare un noto medico della Corte. Il medico doveva quindi, riconoscere le qualità del prezioso elisir fornitogli dall’Imperatore Qin Shi Huang. Si riteneva, che alcuni tipi di minerali, tra cui l’ematite, la giada, l’oro e il cinabro potessero donare una sopravvivenza sempiterna. L’elisir veniva preparato mischiando mercurio, zolfo e sali di arsenico, un mix in grado di curare alcune malattie.
Invece, nella mitologia indiana, si parla dell’amrita, chiamata “l’acqua della vita”. Un elisir in grado di donare forza e invulnerabilità a chiunque riesca a berlo. Secondo quanto viene riportato dalla leggenda, l’acqua arriverebbe dal mare, il tutto grazie ad un espediente di Vishnu e poi a sua volta custodita dentro a Soma, la divinità lunare.
Un’utopia che non finisce mai, un elisir che ancora oggi continua a stupire ed incuriosire molte persone. Infatti, oggi, nella Cina centrale, alcuni studiosi hanno riportato un’ulteriore scoperta. Dopo una lunga esplorazione hanno trovato due sarcofagi intarsiati. I quali rappresentavano le divinità guerriere con alla mano un arco e con accanto degli animali. All’interno di una delle due tombe ritrovate dagli studiosi, viene trovato un vaso con all’interno un liquido distillato. Se non un elisir di lunga vita, un buon auspicio per la vita dopo, di poter continuare a sognare anche nell’aldilà.