Esiste una sostanziale differenza, tra dimagrire e perdere peso: si ha una riduzione del peso corporeo nel primo caso bilanciata, nel secondo sbilanciata. La perdita di peso, avviene in modo indiscriminato e interessa tutta la massa corporea, sia quella magra che quella grassa, per cui, può risultare dannosa dal punto di vista metabolico. Certamente la perdita di peso indiscriminata apporta una riduzione del grasso corporeo, apportando un miglioramento complessivo del metabolismo, ma questo miglioramento, avviene a discapito della massa muscolare. Il dimagrimento repentino, può risultare dannoso per l’organismo, apportando un’alterazione dei valori di glicemia, colesterolemia e trigliceridemia.
Per conservare l’equilibrio metabolico, è necessario bilanciare l’apporto energetico: l’energia consumata, deve essere sempre superiore di quella introdotta dagli alimenti; ecco perché è sempre importante praticare una corretta e costante attività fisica, che favorisca le naturali funzioni vitali, ripristinando il naturale equilibrio metabolico dell’organismo. Lo scopo è quello di eliminare il tessuto adiposo, a cui l’organismo tende ad attecchire se l’oscillazione tra l’aumento e il declino glicemico è sempre in equilibrio. Ciò significa, che tra i pasti principali, verrà spesa l’energia necessaria, cosi che l’organismo, vada a smuovere i tessuti adiposi, favorendo l’eliminazione del grasso in eccesso.
Il dimagrimento repentino invece, può determinare un forte stress che a sua volta può apportare numerose conseguenze negative all’organismo. Un dimagrimento rapido, è sempre determinato da una dieta estremamente rigida e privativa, che può portare diversi scompensi.
In primis, il dimagrimento rapido, comporta un’insoddisfazione se non si raggiungono i risultai sperati nell’immediato. Molto spesso, le diete, sono molto sacrificanti, ma con scarsi risultati, sul pino concreto. Questo tipo di condizione, facilita l’innalzarsi dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, che determina uno stato di insoddisfazione e di arrendevolezza.
Mangiare poco, significa privarsi per un determinato periodo di tempo, di molti elementi necessari per il benessere, come Sali minerali, vitamine e acqua. Questi elementi vengono assorbiti mediante gli alimenti: la riduzione degli stessi, può apportare una serie di scompensi, per cui, privarsi del tutto di alcuni cibi, o ridurne in modo eccessivo l’assunzione, significa facilitare il dimagrimento rapido e quindi uno scompenso metabolico.
Inoltre, nei cibi è contenuta l’acqua, che è necessaria per l’idratazione. Dunque, una riduzione degli alimenti, può apportare questa condizione.
Per dimagrire in modo sano, è bene affidarsi ad una figura esperta, che valuterà tutte le variabili necessarie: età, sesso, patologie pregresse, stile di vita, per stilare una corretta e adeguata alimentazione.