Il cibo è sostentamento: esso si trasforma attraverso una serie di processi, in energia utile e necessaria. Ma non è tutto. Il cibo è anche un elemento di gratificazione, a cui si legano diversi piaceri. Per questo motivo, la privazione di alcuni alimenti, è spesso vissuta come una privazione emotiva che a sua volta innesca una serie di meccanismi negativi, che influiscono sull’umore e gli stati d’animo. Dimagrire non rende sempre felici. La perdita di peso, è per molti una necessità: i chili di troppo non solo influiscono sull’aspetto estetico e quindi sull’accettazione del proprio corpo e sul rapporto con se stessi, ma anche sul rapporto con gli altri. I soggetti in sovrappeso, manifestano spesso problemi fisiologici gravi, che possono apportare conseguenze serie e gravi.
Dimagrire molto spesso non è una scelta, ma una condizione necessaria, anche se estremamente complessa. Iniziare a seguire un regime alimentare rigido e sano è complesso e sacrificante. Molte persone, necessitano di un supporto psicologico costante per avviare tale percorso, al fine di riuscire a conservare una certa costanza durante lo stesso. Le diete non seguono sempre un andamento regolare, e questo le rende estremamente complesse: il soggetto che mira alla perdita di peso, viene costantemente privato degli alimenti che apportano gratificazione e per questo, tendono spesso a manifestare un umore depresso e negativo.
Per dimagrire, occorre un tempo dilatato: questo rappresenta un altro grandissimo svantaggio, in quanto il percorso è spesso ostacolato da distrattori, o da fallimenti. Molte persone, non riescono a perdere peso nell’immediato, nonostante il rispetto del piano alimentare impostogli; questo può causare uno scoraggiamento rispetto all’obiettivo, mancanza di fiducia e abbandono. Può accadere inoltre che a seguito di una cospicua perdita di peso, fattori esterni e distrattori, possono portare ad una condizione di rilassamento che induce il soggetto a mangiare i cibi proibiti, che porteranno un nuovo aumento di peso e di conseguenza il fallimento del piano.
Dimagrire non sempre rende felici, perché al cibo si è legati da più parti. Spesso il rapporto col cibo varia a seconda dello stato d’animo e a seconda delle condizioni in cui ci si trova: l’aspetto “consolatorio” e “appagante” dato dai sapori, comporta spesso un’incapacità di intraprendere un percorso alimentare sano ed equilibrato.
Dimagrire non sempre rende felici, perché anche se si raggiunge l’obiettivo prefissato, spesso ci si continua a sentire lontani da se stessi, restando ancorati ad una visione passata e pesante da cui risulta difficile svincolarsi.