E’ davvero utile camminare per dimagrire come abbiamo certamente sentito in più occasioni? Ecco quanti sono i passi necessari.
Perdere qualche chilo di troppo che si può avere accumulato può essere importante per molti, non solo a fini estetici, ma anche per sentirsi meglio con se stessi, oltre che per garantire maggiore benessere al proprio organismo. Farlo riduce infatti la possibilità di andare incontro a patologie cardiovascolari, situazione che dovrebbe essere evitata a ogni età, Tanti, compresi i più pigri, decidono così di camminare per dimagrire, ben sapendo quanto stesso i medici abbiano sottolineato anche in Tv quanto fare attività fisica possa essere utile.
Ed effettivamente i benefici possono esserci davvero, anche a livello mentale, così da tenere a bada in quei momenti i pensieri negativi che possono a volte esserci nella nostra mente. Non solo, si tratta di un sistema che non richiede nemmeno grandi investimenti sul piano economico, a differenza della palestra, basta dotarsi di una tuta e di un paio di scarpe adatte.
Quanti passi servono per camminare per dimagrire
Molte persone potrebbero avere la necessità di perdere anche solo pochi chili, ma la vita sedentaria che fanno li spinge a essere pigri o a pensare di non essere in grado di sostenere grandi sforzi fisici. E’ anche per questo che tanti scelgono di camminare per dimagrire, convinti che in fondo non sia un’azione che prevede grande fatica, ma che alla fine facciamo tutti i giorni anche se in un modo diverso.
Se si vuole però che questo genere di attività sia davvero efficace per ridurre il girovita e vedere un numero che ci renda felici quando si sale sulla bilancia è importante agire con cognizione di causa. A livello generale non si può dire ci sia un numero di passi al giorno da fare, molto dipende dal tipo di routine, già iniziare rappresenta una scelta importante, anche solo semplicemente facendo le scale invece di prendere l’ascensore. Essere costanti sarebbe comunque l’ideale, soprattutto perché a beneficiarne sarebbe tutto il corpo: secondo un recente studio, infatti, camminare 4.400 passi al giorno riduce il rischio di morte del 41%, rispetto a meno di 2.700.
In genere si sente parlare della necessità di percorrere almeno 10 mila passi con cadenza quotidiana, numero fatto da un accademico giapponese, il primo a inventare un contapassi negli anni ’60, che aveva sottolineato quanto questo quantitativo permettesse di bruciare circa 500 calorie. Se dobbiamo però riportare questo dato a una lunghezza vera e propria, questo corrisponderebbe a circa 7-8 chilometri, traguardo che non tutti riescono a raggiungere non solo perché non sufficientemente allenati, ma anche perché non hanno abbastanza tempo a disposizione.
Si dovrebbe così cercare di incrementare il numero in maniera graduale, così da abituare il corpo a una soglia di fatica maggiore e per acquisire capacità cardiovascolare e aumentare gli ormoni del benessere. Altrettanto utile può essere alternare una camminata lenta a una camminata più veloce, magari unendo anche il pilates, oltre ad ascoltare musica, permette di sentire meno la fatica.
