Chi soffre di reflusso gastroesofageo deve stare molto attento con l’alimentazione: quali sono i cibi da evitare assolutamente
Il reflusso gastroesofageo è un disturbo che attanaglia grandissima parte della popolazione. Si tratta di un fastidioso fenomeno che si verifica quando i succhi gastrici risalgono dallo stomaco raggiungendo l’esofago e, nel peggiore dei casi, anche la gola. Può influenzare la giornata di chi ne soffre, rendendo difficile il sonno o l’alimentazione, ma da cosa dipende?
Le cause del reflusso, che interessa tantissime persone in via saltuaria, possono essere svariate. Può influire su questo malfunzionamento ad esempio lo stress, che porta a diverse manifestazioni legate a stomaco ed intestino. Ma il più delle volte si tratta di stile di vita ed alimentazione scorretti. A provocarlo possono essere, inoltre, dei fattori anatomici o l’assunzione di alcuni farmaci specifici. Di sicuro esistono delle accortezze da tenere a mente se si soffre di questo problema.
É bene, ad esempio, non andare a letto subito dopo i pasti. L’ideale sarebbe aspettare almeno 2 ore dopo aver mangiato, poiché la posizione orizzontale tende a favorire la risalita dei reflussi. Bisognerebbe, inoltre, seguire la regola dei pochi pasti e frequenti. Niente grandi pranzi e cene pesanti, perciò, ma piuttosto spuntini leggeri e digeribili durante la giornata.
Alleata principale per combattere al meglio il reflusso gastroesofageo è ovviamente la dieta. La scelta dei cibi giusti si rivelerà fondamentale per non incorrere in questo spiacevole fastidio. Vediamo allora quali cibi è meglio evitare e quali invece si possono mangiare.
Da evitare assolutamente per chi soffre di reflusso gastroesofageo sono caffé e thé, entrambi ricchi di caffeina. Non si dovrebbero mangiare pomodori crudi, in quanto troppo acidi e neppure menta, cioccolato e spezie. Niente pepe, noce moscata e peperoncino per condire i piatti, bisognerà rinunciare ad un po’ di gusto per lasciare lo stomaco tranquillo. Da dimenticare anche sughetti ed intingoli preparati con base di olio, che richiedono una digestione più lenta e dunque stimolano la produzione di più succhi gastrici.
Per lo stesso motivo sarebbero da evitare, infine, cibi fritti e ricchi di grassi, che in generale sono nemici di una buona salute cardiovascolare. In presenza di disturbi gastroesofagei è consigliato, invece, assumere cibi a base di verdure fresche che, per la loro leggerezza consentono una digestione rapida e con bassa produzione di succhi gastrici. Ottimi anche cereali e fibre, che assorbono i succhi in eccesso. Perfetti anche i prodotti magri e proteici, come pesce, uova e carne bianca.
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