Aifa pronta a cambiare le regole sulla pillola anticoncezionale: una parte delle donne potranno riceverla gratuitamente
L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha aperto la discussione sull’introduzione di un’importante novità, che segna un passo decisivo nell’ambito della contraccezione per le donne. Il percorso sembra sempre più vicino all’avviamento, anche perché supportato dal ministro della salute Roberto Speranza. In questa direzione si sono già mossi alcuni paesi ed alcune regioni, che hanno assunto il ruolo di apripista.
“Rimborsabilità contraccettivi orali. Discussione congiunta Cts-Cpr“, questo l’ordine del giorno della riunione Aifa, finalizzata ad una riflessione sul progetto di introduzione dell’importante cambiamento. Si mira, infatti, a rendere gratuita la pillola anticoncezionale almeno per una parte delle tantissime donne che la utilizzano. L’idea dell’agenzia è quella di non far pagare il farmaco a coloro che hanno fino a 25 anni d’età.
Il farmaco è attualmente a carico di chi la usa, perlomeno dal 2016, quando alcune pillole di seconda generazione vennero rimosse dalla rimborsabilità con conseguenti grandi polemiche. Al giorno d’oggi, i contraccettivi di quarta generazione più costosi hanno un prezzo che si aggira tra i 40 e i 20 euro mensili. Lo scorso 28 settembre le piazze di Roma hanno fatto sentire la loro protesta in merito al rincaro prezzi della contraccezione, scontrandosi con l’ex presidente della Camera Laura Boldrini.
La Francia apripista del provvedimento: la novità
La riunione di Cts, commissione tecnico scientifica, e Cpr, commissione prezzi, è molto indicativa della direzione presa in questa ottica. A fungere da apripista sicuramente il modello della Francia, che proprio di recente ha deciso di rendere gratuita la pillola anticoncezionale a tutte le donne fino ai 25 anni.
L’operazione italiana avrebbe un costo complessivo che ammonta a circa 200 milioni, ma probabilmente lo Stato riuscirà a contrattare un abbassamento del prezzo, come in genere avviene in questi casi. C’è da dire che, anche in Italia, alcune Regioni offrono già la possibilità di ottenere gratuitamente il farmaco per alcune categorie. Delle oltre 2,5 milioni di italiane che utilizzano la pillola anticoncezionale, la ricevono gratuitamente in alcuni casi e in alcune Regioni dai consultori le donne fino a 24 anni d’età.
In Toscana sono gratuite per le donne disoccupate e per chi ha interrotto la gravidanza (fino a 24 mesi dopo). Regole simili sono state adottate anche in Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia. La differenza, però, rispetto al nuovo progetto, è che le donne devono ancora recarsi in consultorio per richiederla, piuttosto che poterla prendere direttamente in farmacia.