La cisti sebacea è un disturbo che accomuna tantissime persone: di che si tratta e quanto dura l’intervento di asportazione
Si tratta di un disturbo che accomuna moltissimi soggetti: la cisti sebacea si presenta come un rigonfiamento sottocutaneo dovuto ad un accumulo di sebo. Sarà capitato a molti di accorgersi della presenza di quella che somiglia ad una vera e propria pallina situata sottopelle e riconoscibile al tatto. Potrebbe iniziare con pochi millimetri, per poi raggiungere una grandezza fino a 4-5 centimetri diventando anche molto fastidiosa.
Il suo insorgere può avvenire in qualunque età e in maniera indifferente tra uomini e donne. La sua causa è principalmente l’ostruzione di una ghiandola sebacea e del suo condotto. Si può dire che le ghiandole sebacee siano presenti praticamente su tutto il corpo, ad eccezione delle piante di mani e piedi. A seguito di piccoli traumi e lesioni, queste possono subire un’occlusione, non riuscendo più a smaltire il sebo in eccesso. Questi materiali, così, si accumulano dando vita alle cisti. Nonostante la presenza diffusa di queste ghiandole, i punti in cui principalmente si formano sono sicuramente cuoio capelluto, collo e dorso. Per diagnosticare e curare le cisti sebacee occorre seguire un protocollo semplice quanto importante, senza cadere in facili errori.
Per avere una diagnosi certa in merito alla cisti sebacea, è necessario ovviamente sottoporsi ad un esame di ispezione e palpazione della zona. Una volta appurato di cosa si tratti, non bisogna cadere in un comunissimo quanto pericoloso errore: quello di “spremerla”. La fuoriuscita di materiale, infatti, non porterà nessun giovamento, anzi creerà un condotto da cui i batteri potranno entrare e proliferare.
Nonostante esistano creme specifiche per porre rimedio ai fastidi di piccola entità provocati dalle cisti sebacee, l’unica cura radicale e definitiva è quella dell’intervento chirurgico. Si tratta di un intervento ambulatoriale che si svolge in anestesia locale, con un’incisione della dimensione della cisti, che permette di asportarla interamente insieme alla capsula. L’intervento generalmente ha una durata massima di 20 minuti circa, durante i quali viene effettuato dal chirurgo un drenaggio e un’escissione della massa, insieme alla rimozione della stessa.
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