Un’assunzione corretta del sale in alimentazione è fondamentare per non andare incontro a gravi patologie: qual è la giusta quantità giornaliera
Un consumo di sale eccessivo spesso avviene senza che neppure ci si renda conto. Questo, infatti, viene assunto dal corpo non soltanto in forma pura, ma anche attraverso gli alimenti e la cucina. Il suo quantitativo viene spesso sottovalutato, soprattutto nelle abitudini culinarie tipicamente italiane, in cui “più saporito è meglio è”.
Da diverso tempo studi e ricerche si focalizzano proprio sugli effetti del sale e sul legame che intercorre tra di esso e le malattie. in Italia i dati di consumo sono allarmanti, basti pensare che ne vengono consumati in media ogni giorno tra gli 8.5 grammi dalle donne e i 10 grammi dagli uomini. Ci sono poi, alcune regioni italiane in cui viene utilizzato maggiormente, proprio a causa delle abitudini alimentari e delle ricette tipiche: Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia.
Quelle in cui, invece, se ne consuma di meno sono: Lombardia, Lazio, Molise e Sardegna. Il sale da cucina è un ingrediente davvero pericoloso, a causa del suo contenuto di sodio, che può avere effetti devastanti sull’organismo. Questo, infatti, è il responsabile di aumento di pressione arteriosa, infarti e ictus.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità si è espressa più volte aggiornando i suoi criteri in base a studi e ricerche in merito al sale. La quantità corretta di consumo giornaliero è sicuramente ben lontana da quelli che sono gli standard degli italiani ed ecco perché risulta fondamentale tenerla assolutamente in considerazione. L’Oms raccomanda di non consumare più di 5 grammi di sale da cucina al giorno.
Si parla quindi di un quantitativo massimo di 2 grammi di sodio al giorno, corrispondenti praticamente ad un cucchiaino da the di sale da cucina. Da non sottovalutare, come detto poc’anzi, il contenuto di sodio degli alimenti che utilizziamo, acquistati al supermercato o aggiunti alle ricette, che andranno ad aumentare l’apporto di sale seppur “invisibile”.
Qualora il consumo di sale giornaliero superi questi standard, sarà fondamentale provvedere al più presto ad un’inversione di marcia. Un adeguamento del sodio a meno di 2 grammi al giorno, contribuirà a ridurre il rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari, ictus e infarto, con una sicura riduzione del rischio di morte.
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